Num R.G. 3328/2007 – Num. Reg. Stampa 35

PERIODICO DI INFORMAZIONE SCIENTIFICA
Direttore Responsabile: Alessandra Lofino

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UN VIAGGIO DEL TUTTO IMPREVISTO! – La nostra prima tappa è stata Tenute Sella

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“L’annata 2015 si caratterizza non tanto come quantità, ma con una qualità importante, tale da assomigliare al 2011” ci racconta l’enologo di Tenute Sella. “Luglio e agosto sono stati mesi molto caldi e senza escursioni termiche tra il giorno e la notte, particolarità che si risente in vigna con stress termico, soprattutto quando è duraturo il caldo e la pianta, di conseguenza, rallenta le funzioni vitali”. Si inizia prima con la vendemmia dell’Erbaluce e del Vespolina, precoce come varietà perché tende al disseccamento del rachide che porta , poi, alla caduta dell’acino. Per il nebbiolo, si attende un po’ di più per la vendemmia,”devi avere calma”, ci racconta l’enologo, in quanto la maturazione della buccia ritarda e si crea differenza con la maturazione degli zuccheri, caratteristica evidente man mano che si scende al sud.

Storia e Tradizione, secoli di vita ed esperienza mixati con la passione per l’agricoltura, iniziato a LESSONA, dove nascono vini pregiati dall’85 al 100% nebbiolo, o meglio spanna, nome della varietà di nebbiolo che cresce nell’ Alto Piemonte. Una passeggiata tra i vigneti con MARCO RIZZETTI, a scoprire i terreni sabbiosi, limosi e argillosi, con una giusta esposizione che assicurano una idonea maturazione delle uve. Con TENUTE SELLA LESSONA DOC 2009, un 13 % e con SAN SEBASTIANO DELLO ZOPPO( 13,5%) 2007 siamo con uve nebbiolo e vespolina, affinato in piccoli fusti di rovere francese. Tra l’altro, BIBENDA – Fondazione Italiana Sommelier ha assegnato a TENUTE SELLA i 5 GRAPPOLI 2016 per il LESSONA SAN SEBASTIANO ALLO ZOPPO 2009. Ma ancora, LESSONA SAN SEBASTIANO ALLO ZOPPO 2009, ha ottenuto il massimo riconoscimento delle 4 VITI nella seconda edizione della GUIDA AI VINI D’ITALIA VITAE edita dall’Associazione Italiana Sommelier.   

E poi un omaggio a QUINTINO SELLA, un DOC del 2006,( 12,5%),cui si nota una ricchezza minerale che dona, al nebbiolo, autenticità. Il colore, dal rosso granato,con sfumature arancioni con l’invecchiamento e un profumo che ricorda tanto la viola. Un sapore asciutto e tannico gradevole, una sapidità caratteristica e piacevole, che persiste al retrogusto. Come acidità, restiamo ad una totale minima di 5 g/l. Interessante sapere che i vini LESSONA possono essere classificati con la DOC “COSTE DELLA SESIA” ROSSO E “COSTE DELLA SESIA” NEBBIOLO.

Tra i rosati, IL MAJOLICOSTE DELLA SESIA DOC 2014, buon vino nonostante la difficile annata, condizionata dalle temperature di una primavera anticipata e un inverno caldo. Un vino dalle uve equilibrate, con meno struttura e alcool di altre vendemmie. Un affinamento in vasche d’acciaio e un’attitudine all’invecchiamento entro i 4 anni dalla vendemmia.

Per COSTE DELLA SESIA, abbiamo tipologie a partire dal rosso, rosato, bianco, nebbiolo o spanna, croatina e vespolina. Con COSTE DELLA SESIA BIANCO – DORANDA DOC 2014 – LESSONA, siamo a 300 mt di altitudine, vitigno Erbaluce, (con una produzione di tremila bottiglie di bianco), sui pendii vitati della tenuta Bramaterra nel comune di Villa del Bosco e sulle colline del comune di Lessona. Un terreno con sabbie porfiriche di origine vulcanica di colore rosso bruno e sabbie marine di colore giallo aranciato. Siamo con un’acidità di 7,20 g/l, con affinamento di sei mesi in vasche d’acciaio inox.

Prima annata di produzione, nel 1902, BRAMATERRA DOC, i cui vitigni, nebbiolo, croatina e vespolina, si dividono in percentuali equilibrate( 70/20/10 – anche uva rara o Bonarda Noverese  risponde sino ad un massimo del 20%), con una durata media macerazione: 30 giorni per il Nebbiolo e la Vespolina, 16 giorni per la Croatina. In affinamento per 28 mesi in botti in rovere di Slavonia da 10 hl e con un’attitudine all’invecchiamento di oltre 20 anni. L’annata 2010, risente di un autunno mite che ha garantito una maturazione lenta a vantaggio della qualità dei polifenoli e macerazione molto lunga. Il terreno della vigna del BRAMATERRA è argilloso, roccioso, sabbioso, calcareo e siliceo. Il colore , un rosso granato con riflessi aranciato; un odore intenso e lievemente etereo che si affina cin l’invecchiamento; sapore pieno e asciutto, vellutato e sottofondo amarognolo. Un’acidità pari al 5,0 g/l. Quindi un Bramaterra puro! Dai  suoli ricchi di porfidi di origine vulcanica, (tant’è che nei secoli scorsi in queste terre c’era un vulcano che poi pare sia esploso, lasciando residui nel terreno ancora oggi),si originano le uve del nebbiolo, vespolina e croatina che vengono, poi, vinificate separatamente e assemblate. Con I PORFIDI DOC 2007 ascolti i suoli rocciosi, sei ai piedi del Monte Rosa e assapori un rosso  con un grado alcolico pari a 13,30% e un affinamento in 24 mesi in botti di rovere e 12 mesi in barrique in rovere, con un’attitudine di invecchiamento di oltre 30 anni.  Il CASTELTORTO, COSTE DELLA SESIA ROSSO 2011, un 13,5% con uve del territorio Bramaterra e vinificate in tini di rovere, e con attitudine all’invecchiamento di oltre 15 anni. ORBELLO 2013 si presenta con grande freschezza, equilibrato e con tannini finissimi, con affinamento in botti in rovere per 12 mesi e attitudine al’invecchiamento di oltre 10 anni.

Tra i tanti progetti per il territorio, Marco Rizzetti, ha parlato dell’importanza dell’ ASSOCIAZIONE PRODUTTORI DEL LESSONA, di cui Rizzetti è presidente, costituita da viticoltori, consapevoli dell’unicità del territorio che rappresentano, della tradizione viticola, ma anche delle ridotte dimensioni dello stesso territorio. Nasce,così, l’associazione per far rinascere un’area che merita più promozione e esaltazione per ciò che produce e può produrre negli anni. Ci sarebbe anche l’idea di far nascere un’ATI che mirerebbe a rappresentare, con una DOC, i vari territori dell’ALTO PIEMONTE.

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