QUESTA MATTINA LA PRESENTAZIONE DEI TRE PROGETTI FINANZIATI DAL WELFARE CON IL 5X1000 PER LA PROMOZIONE DEL BENESSERE PSICOLOGICO DI ADOLESCENTI E GIOVANI DELLA CITTÀ
E così l’assessora al welfare del Comune di Bari, Francesca Bottalico ha dato il via ad un percorso con l’obiettivo di promovuore il benessere psicologico di adolescenti e giovani della città di Bari. Tre i progetti che prendono vita da gennaio per quel che riguarda la selezione dei ragazzi che diventano protagonisti in uno scenario di crescita personale e di convivenza con l’intero tessuto sociale. Conoscere altre dimensioni per avere più chiarezza su se stessi sarà di supporto a chi cerca un equilibrio interiore e psicologico.
Si tratta di tre progetti finanziati con il 5×1000 del Welfare (oltre 50mila euro) ai quali sarà possibile accedere su segnalazione o liberamente, ad esito della manifestazione di interesse per la realizzazione di interventi di promozione della salute mentale e di contrasto al disagio adolescenziale e giovanile: “Anime in equilibrio”, “Cambiando rotta”, proposto dall’aps ProspettivaMente; “Mindlab 4.0”, proposto dall’associazione C.l.i.o. (Centro laboratoriale interattivo organizzato).
Gli obiettivi e la modalità di realizzazione dei percorsi progettuali finanziati sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa dai responsabili delle realtà proponenti alla presenza dell’assessora al welfare Francesca Bottalico e del funzionario comunale responsabile dell’Area minori e famiglie Francesco Elia.
“In questi anni una delle priorità dell’assessorato – ha ricordato Francesca Bottalico – è stata quella di lavorare sulla prevenzione e sulla promozione della salute mentale degli adolescenti e dei giovani. In Italia sono due milioni i bambini e ragazzi che soffrono di malattie mentali: parliamo purtroppo di un fenomeno cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni, anche a causa degli effetti lunghi del covid, come dimostrano le richieste e le segnalazioni, più che raddoppiate, giunte agli sportelli di ascolto psicologico, ai numeri utili, ai presidi del welfare attivi nella nostra città. Disagi che attraversano ogni dimensione culturale e sociale e che possono trasformarsi in violenza, autolesionismo, forme di hikikomori e isolamento forzato e, nei casi più gravi, in tentativi di suicidio. Ansia, depressione, disturbi comportamentali e alimentari, paura e timore di non essere all’altezza delle aspettative sociali e familiari e di una società che misura solo in base alla performance e alla capacità di aderire a modelli sociali precostituiti.
Per rispondere a questo malessere crescente, da tempo stiamo lavorando per potenziare tutti gli interventi educativi e gli sportelli psicologici gratuiti – attualmente 27 – avviando un primo centro per la creatività e il protagonismo di giovani e adolescenti, che inaugureremo a breve, e dedicando l’intero 5×1000, pari a 50mila euro, ad azioni rivolte alla salute mentale dei più giovani”.
Tra i progetti, MINDLAB 4.0, che prevede il coinvolgimento di ragazzi e ragazze di età compresa tra i 15 e i 18 anni, favorendo le dinamiche dell’ascolto e la loro partecipazione a un’azione comune volta ad affrontare il problema del disagio e a far capire loro come promuovere una dimensione socio-esistenziale della propria salute.
“Già dal titolo il progetto allude allo spazio della mente, alla dimensione laboratoriale e all’innovazione – ha dichiarato Alessandra Lofino, direttora della testata Ambitel news – e sono gli elementi che metteremo in gioco nella relazione con i giovani partecipanti, realizzando da febbraio a giugno cinque laboratori sui temi della legalità, dell’affettività, della sessualità (educatori lovegiver), di contrasto agli stereotipi di genere e legati alla disabilità, e di contrasto ai disturbi alimentari e all’abuso di alcool, che diventeranno altrettanti docufilm. Concluderemo il percorso con un evento in cui accoglieremo tutti i target di progetto, oltre alle famiglie dei partecipanti.
Insieme a noi ci sarà Daniele Mattia Inzucchi, secondo classificato a Io canto generation, che attraverso la musica è riuscito a riconoscere se stesso e il suo percorso di vita e che in questo progetto porterà ad adolescenti e ragazzi la testimonianza diretta di come la musica, nella sua esperienza, sia stata cura, salvezza e spazio protetto di espressione del sé”.
Un’equipe di educatori e psicologi avrà il compito di organizzare e gestire laboratori “dietro le quinte” e, con il supporto della giornalista Alessandra Lofino, saranno registrate sei puntate di uno speciale format, una sorta di reality dell’esperienza progettuale. L’obiettivo è quello di incontrare i giovani in un luogo neutro, non connotato dal punto di vista medico o stigmatizzante, e promuovere attività ludiche, interattive e conviviali che li aiutino a elaborare il proprio vissuto. In questo modo sarà possibile riscontrare precocemente forme di disagio psichico riducendo il più possibile il ricorso a interventi strutturati.
Il progetto si articola in tre fasi: la prima fase di selezione e osservazione di ciascun giovane; la seconda di lavoro sui singoli gruppi; la terza di registrazione dei laboratori che diventano storie, approccio alle attività formative da parte dei giovani, e che saranno visibili sulla testata Ambitel news – periodico di informazione scientifica. I ragazzi coinvolti parteciperanno all’attività formativa e di laboratorio in piccoli gruppi e, in un secondo momento, si confronteranno in plenaria con il supporto di robot programmati su giochi di memoria e cognitivi che fungeranno da tutor.
Ogni laboratorio/puntata verterà su un singolo argomento, con l’obiettivo di raccontare attraverso le immagini e le testimonianze le modalità in cui i giovani partecipanti affrontano questa esperienza, affiancati da esperti qualificati.
Il format web tv avrà una frequenza di trasmissione di una puntata al mese per cinque mesi, con una puntata finale che coinvolgerà le istituzioni e i referenti del progetto.
“Anime in equilibrio” è il secondo progetto che prevede due azioni, la prima rivolta ai ragazzi dai 14 ai 24 anni con due attività laboratoriali – una sul disegno manga, l’altra sulle arti circensi -, la seconda rivolta a tutta la cittadinanza con sportelli di consulenza sociale, pedagogica e psicologica nel quale saranno impegnati uno psicologo, un pedagogista e un assistente sociale.
(Live )“Il nostro intento è di intrecciare “anime”, intese come individui e persone, con l’arte circense e la moderna arte dei manga, da cui spesso si realizzano “anime” – ha spiegato Daniela Bilanzuoli, psicologa della cooperativa sociale Voglia di Bene -. Puntiamo in ogni caso a un equilibrio inteso in senso globale, psicofisico. La scelta di utilizzare l’arte per coinvolgere i ragazzi nasce dalla consapevolezza del fatto che all’arte è riconosciuto un potere positivo nella costruzione di un’architettura del benessere sociale, ovvero la possibilità di educare”.
“Anime in equilibrio – è il commento di Angela Albanese, vicepresidente di Anto Paninabella – nasce in un’ottica sia di promozione, ovvero di valorizzazione delle risorse, sia di contrasto attivo alle forme di malessere e disagio dei giovani, attraverso due attività specifiche: l’attivazione di uno sportello di consulenza sociale/psicologica/pedagogica per adolescenti, giovani e famiglie, e la realizzazione di due laboratori, un laboratorio di arti circensi ed uno di disegno manga. I laboratori sono indirizzati ciascuno a trenta ragazze e ragazzi tra i 14 ed i 24 anni, non prevedono barriere linguistiche ma si rivolgono a persone in possesso di capacità motorie adeguate allo svolgimento delle attività circensi e di disegno”.
Terzo progetto“Cambiando rotta: turismo e veleggiate sociali” – che nasce con l’obiettivo di combattere fenomeni di esclusione sociale, isolamento, discriminazione e disagio psico-sociale grave, fornendo ai giovani partecipanti le competenze necessarie per diventare marinai/aiuto-skipper e future guide turistiche sociali.
Le attività, in programma da gennaio a giugno, sono rivolte a 25 adolescenti italiani e stranieri di età compresa tra i 16 ed i 25 anni, non inseriti in progettualità continuative realizzate dall’assessorato al Welfare. I partecipanti potranno essere segnalati dai Servizi sociali territoriali, dai partner di progetto, dalle parrocchie o accedere in forma volontaria.
“Il nostro progetto si rivolge ad adolescenti e ragazzi con disagio sociale: insegnando loro a veleggiare, a condurre un’imbarcazione, è come se gli consegnassimo uno strumento utile per guidare la loro stessa vita – ha sottolineato Laura Ottaviano, presidente di ProspettivaMente -. In questo percorso la relazione e l’incontro con gli anziani della città permetterà ai partecipanti di conoscere la nostra storia e le nostre tradizioni e, magari, di pensare a uno sbocco professionale nel campo del turismo, come guide che sappiano mostrare le bellezze della nostra città viste dal mare”.