Rafforzare l’ambito territoriale di assistenza è l’obiettivo delle linee di indirizzo nazionale della telemedicina. A confermarlo, l’esigenza di intervenire nelle modifiche dei bisogni di salute della popolazione, la cui evoluzione in atto riguarda la dinamica demografica con una crescente quota di anziani e di patologie croniche. Da qui, la richiesta di riorganizzare l’assistenza sanitaria, spostando l’asse di riferimento dall’ospedale al territorio, utilizzando modelli assistenziali innovativi incentrati sul cittadino in modo da facilitarlo all’accesso delle prestazioni. Fondamentale la modalità di erogazione delle prestazioni sanitarie abilitate dalla telemedicina al fine di assicurare equità nell’accesso alle cure nei territori cosiddetti remoti. Altrettanto importante la multidisciplinarietà nel confronto per le cure e per i servizi di emergenza e urgenza. L’esigenza di disporre di un modello di governa ance condivisa per quel che riguarda le iniziative di Telemedicina, riallinea l’intero sistema sanitario in tema di telemedicina, considerate le molteplici iniziative a livello nazionale che si riconducono a sperimentazioni, progetti e prototipi. Ecco la necessità di ricorrere all’interoperabilità dei servizi di telemedicina con il passaggio da una logica sperimentale a una logica strutturata di utilizzo diffuso dei servizi di telemedicina.
“In questo contesto, nel 2010, il Ministro della Salute pro-tempore Prof. Ferruccio Fazio, ha istituito in seno al Consiglio Superiore di Sanità (CSS), un Tavolo di lavoro per la Telemedicina, cui partecipano, componenti del CSS, Direttori Generali e Funzionari del Ministero, esperti del CSS. Tenuto conto delle priorità del SSN ed in coerenza con le iniziative intraprese a livello comunitario, il Tavolo si è posto come obiettivo quello di creare i presupposti abilitanti alla diffusione di servizi di telemedicina concretamente integrati nella pratica clinica, con cui fornire risposte efficaci ai modificati bisogni di salute dei cittadini”.
“Le Linee di Indirizzo che vanno aggiornate periodicamente, rappresentano il riferimento unitario nazionale per la implementazione di servizi di Telemedicina, ed individuano gli elementi di riferimento necessari per una coerente progettazione ed impiego di tali sistemi nell’ambito del SSN e del più ampio contesto europeo”.
Tratteremo con gli approfondimenti i principali punti che indicano le linee di indirizzo, quali: inquadramento strategico della Telemedicina ed individuazione degli ambiti prioritari di applicazione; le tipologie di servizi e prestazioni a maggiore necessità di intervento e investimento; la classificazione delle prestazioni erogate mediante servizi di Telemedicina e una descrizione delle caratteristiche e dei processi di attuazione; un modello organizzativo di tipo relazionale, basato sui rapporti tra gli attori che partecipano alla erogazione di una prestazione in Telemedicina (pazienti/caregivers, medici e altri operatori sanitari); gli aspetti di informazione e formazione dei pazienti/caregivers, medici e altri operatori sanitari; le modalità di integrazione della Telemedicina nel servizio sanitario nazionale, con riferimento ai criteri di autorizzazione ed accreditamento e agli accordi contrattuali con i SSR; gli aspetti di remunerazione e valutazione economica dei servizi di Telemedicina; gli indicatori di performance, utili per la programmazione, sviluppo, monitoraggio e valutazione di servizi di Telemedicina; gli aspetti etici e regolatori, inclusi gli aspetti di privacy.
Fonte: Ministero della Salute