Num R.G. 3328/2007 – Num. Reg. Stampa 35

PERIODICO DI INFORMAZIONE SCIENTIFICA
Direttore Responsabile: Alessandra Lofino

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La chirurgia robotica

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In merito, alla chirurugia robotica, il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati si è espresso affermando la sua perplessità sul fatto che non si comprende il perché i robot dei privati lavorino di più di quelli del servizio pubblico, cioè quelli assegnati alle strutture pubbliche. Amati fa riferimento all’acquisto costosissimo della robotica per la chirurgia che tra l’altro può avvenire solo dopo aver assodato la possibilità di effettuare il numero ottimale d’interventi e quindi disporre di tutto il necessario, compreso il personale. ” Nelle prossime settimane faremo analizzare all’AREES Puglia i dati, per cogliere le ragioni ed eventualmente proporre i correttivi gestionali”dichiara Amati.

Una interessante fotografica numerica relativa ai robot presenti in Puglia mostra che, secondo Amati, i robot attualmente in esercizio in Puglia, sono 11: 2 al Miulli di Acquaviva; 2 al Policlinico di Bari, 1 alla Mater Dei di Bari; 1 agli Ospedali riuniti di Foggia; 1 alla Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo; 1 al Panico di Tricase; 1 al Bonomo di Andria; 1 al Vito Fazzi di Lecce; 1 al SS Annunziata di Taranto. Se si analizzano i dati realtivi al 2022, continua Amati, e comparando i dati dei 6 robot pubblici con i 2 del Miulli, viene fuori che con 2 robot il totale degli interventi è stato di 505, di cui 144 prostatectomie senza complicanze, 79 prostatectomie con complicanze, 115 altri interventi di urologia e 167 altri interventi. per quel che riguarda il Policlinico di Bari,i dati del 2022 non sono disponibili. Nel 2021 e con 2 robot il totale degli interventi è 316, di cui 125 prostatectomie senza complicanze, 4 prostatectomie con complicanze, 135 altri interventi di urologia e 52 altri interventi. Sempre dichiara Amati. A Foggia, con 1 robot il totale degli interventi è stato di 243, di cui 145 prostatectomie senza complicanze, 7 prostatectomie con complicanze, 84 altri interventi di urologia e 7 
altri interventi. A Lecce, con 1 robot il totale degli interventi è stato di 196, di cui 53 prostatectomie senza complicanze, 4 prostatectomie con complicanze, 46 altri interventi di urologia e 93 altri interventi.  Passando ad Andria, secondo la ricerca effettuata da Amati,con 1 robot il totale degli interventi è stato di 182, di cui 47 prostatectomie senza complicanze, 48 prostatectomie con complicanze, 39 altri interventi di urologia e 48 altri interventi.  A Taranto,con 1 robot il totale degli interventi è stato di 28, di cui 6 prostatectomie senza complicanze, 17 prostatectomie con complicanze e 5 altri interventi.  Si precisa che i robot di Lecce e Taranto sono entrati in esercizio nel 2022.
Uno scenario , dichiara Amati, che rispetto alle altre annualità non registra grandi scostamenti, se non al ribasso nel periodo Covid, certifica una quota d’inefficienza del sistema e la necessità di porre rimedio aumentando la produttività al livello ottimale, che per tutti i 6 robot della sanità pubblica dovrebbe significare un numero molto più significativo di interventi e non il misero 0,44 al giorno, ampiamente insufficiente a giustificare l’acquisto del robot, sia con riferimento ai costi ma soprattutto con riferimento all’ampia domanda di salute su cui la robotica è in grado di rispondere con maggiore precisione e minori giorni di degenza. Il monitoraggio relativo alla robotica chirurgica in Puglia non era stato mai effettuato e ora è stato realizzato solo dopo numerose richieste della Commissione, unito all’avvenuto acquisto dei robot senza nessuna valutazione preliminare – HTA, confessa un sistema privo di opportuna programmazione e controllo e quindi fonte di sicura inefficienza. E questo lo dicono i numeri, se si ha la pazienza di raccoglierli e leggerli”.


Fonte: Agenzia Regione Puglia

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Alessandra Lofino

Direttore Responsabile Ambitel News

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