E’ stato dato il via ai lavori degli Stati generali della Green Economy, nell’ambito della tanto attesa Fiera di Rimini, Ecomondo, dove il Consiglio Nazionale della Green Economy,composto da 66 organizzazioni di imprese, presenta un pacchetto di 8 proposte sui temi strategici del Green Deal, che verranno inviate ai gruppi parlamentari europei e alla nuova Commissione europea, al Governo e ai gruppi parlamentari italiani e che toccano argomenti come l’impegno per il clima, la crescita delle rinnovabili, gli edifici green, l’auto elettrica e la mobilità sostenibile, il mercato per i materiali secondari, l’agricoltura biologica, il coinvolgimento delle imprese per il sostegno al New Deal e maggiori risorse anche ricorrendo a nuovi strumenti di debito comune europeo per sostenere la transizione. Il summit “verde”, arrivato alla 13a edizione e diventato punto di riferimento per migliaia di imprese, è promosso dal Consiglio Nazionale della Green Economy in collaborazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e il patrocinio della Commissione europea e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e quest’anno ha come tema L’economia di domani. Il green Deal all’avvio della nuova legislatura europea.
Due le sfide epocali, climatica e la scarsità di risorse naturali: la prima impone una decarbonizzazione più rapida, la seconda richiede una maggiore circolarità dell’economia e una più attiva salvaguardia del capitale naturale, come riferisce Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo Sostenibile che svolge la funzione di segreteria tecnica di supporto del Consiglio nazionale della Green economy.
Temi trattati nelle 8 proposte
- Un adeguato impegno europeo per il clima. Negare o sottovalutare gli impatti della crisi climatica in atto significherebbe contribuire a farla peggiorare, minando le possibilità di sviluppo futuro dell’economia europea.
- Proseguire con le misure per il risparmio e l’efficienza energetica, necessari per abbattere le emissioni di gas serra e per abbassare le bollette energetiche.
- Accelerare la crescita della produzione e dell’uso di fonti rinnovabili di energia.
- Attuare la “Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente”. Oltre che per gli obiettivi climatici, è necessaria per migliorare la qualità dell’aria, ridurre la congestione, e migliorare la mobilità e la vivibilità nelle città.
- Proseguire sulla strada della transizione a una maggiore circolarità dell’economia europea. Il piano d’azione per l’economia circolare, presentato nel 2020 dalla Commissione, individua una serie di linee d’intervento condivisibili.
- Prendiamo atto che la tutela e il ripristino del capitale naturale procedono con maggiore difficoltà e sosteniamo le iniziative per riavviare un percorso virtuoso.
- Puntare su un maggior coinvolgimento delle imprese a sostegno del Green Deal europeo. Nella nuova legislatura, Von der Leyen ha proposto un “Clean Industrial Deal”.
- Mobilitare maggiori risorse europee per raggiungere gli obiettivi del Green Deal […] e sostenere il Green Deal con una mobilitazione sia di maggiori investimenti privati anche basati sul partenariato pubblico-privato, sia mettendo in campo nuovi strumenti di debito comune europeo.