Condividere la ricerca, avere feedback costruttivi e sviluppare progettualità che mirano alla collaborazione sono alcuni degli obiettivi del Congresso internazionale Sinergie – SIMA Management Conference 2023 che quest’anno ha fatto tappa nel capoluogo pugliese che ha coinvolto eccellenze del territorio nell’ambito della tecnologia, dell’economia e del management. Il progresso scientifico è al centro del sistema evolutivo dell’intera comunità cui mira la ricerca, raggiungendo una platea fisica e virtuale specifica e non solo. Il cittadino, sempre più motivato alla consapevolezza e conoscenza di importanti e, direi, essenziali innovazioni, non intende trascurare le radici di un territorio che ha segnato e tracciato un percorso seguito da coloro che inseguono realtà, sogni e il benessere, elemento fondamentale della qualità della vita che negli ultimi anni ha visto un panorama che oggi si sta cercando di recuperare. Tant’è che rientra tra i principali goals dell’Agenda 2030 e che non può assolutamente essere trascurato. Intanto oggi Bari ha ospitato referenti di enti accademici, manager di imprese, che insieme tendono a proseguire quel percorso tracciato dalla tradizione che incontra la tecnologia in continua evoluzione. Studiosi di management italiani e internazionali hanno esposto le loro idee e i loro processi evolutivi alla base di un sistema sempre meno sconosciuto grazie anche all’intervento di ricercatori, bramosi di scoperte e di apportare innovazioni ai territori al fine del vivere meglio e bene. Un dibattito, quindi, internazionale, che insieme, Sinergie e SIMA dal 2016 portano avanti credendo nel valore del management, come rilevante appuntamento scientifico. Tante le sessioni plenarie sviluppate dal 29 al 30 giugno, concentrate sui contributi di importanti accademici e professionisti che partecipano al dibattito in qualità di relatori.
Teoria e pratica nell’ambito del management sono inserite in un processo continuo di ricerca e provengono dall’emergere delle cosiddette transizioni, quali la globalizzazione, l’incremento delle questioni sociali e ambientali e dalla diffusione delle tecnologie digitali. Crisi geopolitiche e sanitarie hanno portato studiosi e tecnici ad elaborare analisi scientifiche per il bene della comunità, cercando un impatto globale tecnologico, tra gestione delle strategie e localizzazioni. Progettare nuovi modelli di business è quanto di più importante si possa fare, sempre nell’ottica di ripensare a nuovi modelli del valore che possa avere duplice direzione, così come scrive lo studioso Mazutis nel 2021. Quindi, radici locali e luoghi vissuti per dar vita alle persone e alle organizzazioni con la necessità di rivedere gli stessi processi senza perdere di vista l’essenziale. Altrettanto importanti le interazioni cui si fanno i conti anche qui con i propri luoghi di appartenenza che danno ispirazione, identità, fonti di vantaggio competitivo. Il radicamento locale e le specificità come anche le nuove modalità di interazioni tra attori economici e gli stakeholder, possono contribuire a sviluppare strategie efficaci e innovative per condividere valori con effetti positivi e ambientali come scrivono Mair e Attig e Brockman. Alla base di ogni intervento aziendale, la capacità di muoversi tra relazioni globali e locali, tra fisico e digitale, attività di reshoring e offshoring, concorrenza omnicanale e iterazioni al dettaglio, strutture operative e transazioni di mercato, approcci tradizionali e innovativi, benefici sociali e performance globali e finanziarie. E comunque, la metodologia e l’analisi restano le variabili fisse fondamentali per generare la ricerca scientifica che abbia un impatto sociale.
Autore: Alessandra Lofino
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