Nel corso dell’incontro “Transizione ecologica e neutralità tecnologica nel trasporto pubblico locale” promosso da Anav-Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori di Confindustria è stato presentato lo studio “Transizione energetica e neutralità tecnologica nel TPL. Criticità e limiti del contesto in cui attuare la transizione energetica”condotto da RINA, multinazionale di ispezione, certificazione e consulenza ingegneristica. Partendo dall’obiettivo principale che l’Unione Europea si è data, cioè diventare il primo continente climaticamente neutro entro il 2050, l’incontro ha permesso di confrontarsi non solo sulle politiche nazionali e regionali in materia di trasporto pubblico locale “pulito” ma anche sulle criticità registrate. “Se guardiamo ai dati scopriamo che il segmento autobus circolante in Italia contribuisce solo per lo 0,7% delle emissioni totali di gas climalteranti – ha detto l’assessore Maurodinoia – mentre sono i mezzi privati quelli che davvero inquinano. Ecco perché dobbiamo cogliere le indicazioni contenute nel PNRR di riduzione della quota di traffico privato del 10% a favore del trasporto pubblico, il cosiddetto shift modale dalla mobilità privata verso il trasporto collettivo. Questo vuol dire che, oltre all’impegno di rinnovare il parco autobus circolante urbano ed extraurbano, bisogna rendere il servizio pubblico sempre più allettante per l’utenza, attraverso soluzioni smart (ad es. biglietti e abbonamenti integrati su piattaforme e app dedicate) e favorendo l’intermodalità soprattutto nell’ultimo miglio con mezzi di mobilità lenta (bici, monopattini, piccole macchine elettriche).”
Negli ultimi anni la Regione Puglia si è impegnata a investire quanto più possibile con fondi propri, nazionali ed europei per il rinnovo del parco mezzi circolante urbano ed extraurbano, incentivando l’acquisto da parte delle società di TPL e degli enti locali di mezzi a metano ed elettrici in modo da dismettere gli euro 2 e 3, che per legge dal prossimo anno non potranno più circolare, e provare a cogliere l’obiettivo sfidante di far circolare per lo più autobus urbani a zero emissioni.
“Dobbiamo però sottolineare una criticità condivisa – ha continuato l’assessore – cioè superare i vincoli tecnologici e infrastrutturali che non rendono ancora molto conveniente l’uso di alimentazioni alternative da parte delle aziende di trasporto pubblico, le quali non possono e non devono caricare sui titoli di viaggio i costi maggiori che sostengono. Per il metano non c’è ancora una rete capillare di distributori ai quali le aziende sparse sul territorio possono rifornirsi. Per l’elettrico i costi di ricarica sono aumentati a causa della situazione internazionale. E accenno solo all’idrogeno, una soluzione allettante ma che richiederà sforzi e investimenti notevoli sia nella ricerca tecnologica che nella infrastrutturazione”
“Sono criticità che vanno analizzate e affrontate tutti insieme – ha concluso l’assessore Maurodinoia -. Nel frattempo la nostra Regione proseguirà il suo impegno verso strategie di crescita del territorio ecocompatibili ed ecosostenibili, sostenendo azioni volte a ridurre le emissioni di carbonio nei trasporti, ad aumentare gli standard energetici e ambientali della mobilità, in particolare quella urbana, e a promuovere diverse forme di intermodalità che possano incentivare il trasporto pubblico collettivo a discapito di quello privato individuale.”
Fonte: Press Regione Puglia
Autore: Redazione