Num R.G. 3328/2007 – Num. Reg. Stampa 35

PERIODICO DI INFORMAZIONE SCIENTIFICA
Direttore Responsabile: Alessandra Lofino

Cerca

Siglato il Protocollo d’Intesa Napoli-Bari su mobilità, turismo e cultura per lo sviluppo del Sud

Share:

A Palazzo di Città, i sindaci Gaetano Manfredi e Antonio Decaro hanno siglato il protocollo d’intesa tra il Comune di Napoli e la Città di Bari che punta l’attenzione su una serie di temi ritenuti strategici per uno sviluppo sinergico tra le due città, in particolare, e per l’intero Mezzogiorno. La firma dell’accordo è stata preceduta da un incontro al quale hanno partecipato anche i rettori di Uniba Stefano Bronzini, e del Politecnico, Francesco Cupertino, il sovrintendente della Fondazione Petruzzelli Massimo Biscardi e gli assessori della giunta comunale.

Il punto di partenza dell’accordo, elaborato qualche mese fa nel corso di un incontro tra i due sindaci a Napoli, è legato agli obiettivi del programma dell’Alta Velocità/Alta Capacità Napoli-Bari che costituisce un fattore cruciale nell’ambito del processo di sviluppo del Mezzogiorno in quanto potrà facilitare le relazioni tra i due capoluoghi, le due regioni e il nord del Paese, favorendo al contempo una maggiore integrazione con le grandi reti europee. Entrambe le città, inoltre, stanno portando avanti i rispettivi Piani strategici metropolitani e i piani di investimento “Patto per Napoli” e “Patto per Bari”, con l’obiettivo di incrementare la qualità della vita dei cittadini – 3.100.000 per l’area metropolitana di Napoli e 1.200.000 per quella di Bari – e valorizzare il territorio attraverso la creazione di una rete di attrattori culturali e ambientali nei due contesti territoriali.

“Oggi stiamo scrivendo una pagina importante nella storia delle nostre città – ha esordito Antonio Decaro -. Il protocollo che sottoscriviamo oggi non unisce idealmente soltanto due città, grandi, importanti, e storiche, come Napoli e Bari, ma unisce due comunità, due mari, due storie e soprattutto unisce e rende più forte il Mezzogiorno d’Italia.

Oggi mettiamo una firma per il Mezzogiorno d’Italia, per i difendere i nostri diritti ma anche per provare a essere artefici del nostro futuro.

Oggi ho voluto accanto a me per questa firma i rappresentati delle eccellenze del nostro territorio, a testimonianza che qui esiste un Sud che ce la fa, un Sud che dialoga con l’Europa e che oggi è capace di attrarre investimenti, risorse ed economie da tutto il Paese. Lo dimostrano i dati e soprattutto i fatti di cui scrivete ogni giorno e che con determinazione proviamo a portare avanti, ognuno nel proprio ruolo. Questo significa che ci sentiamo arrivati? Certamente no. Perché siamo sempre stati convinti che da soli si può arrivare fino a un certo punto della strada.

Di qui la voglia di metterci insieme, di camminare insieme e di chiedere insieme, con forza, che Bari e Napoli finalmente abbiano un collegamento ferroviario diretto. Per avvicinare due territori così vicini eppure così lontani. Noi chiediamo che quella linea sia attivata perché è un diritto dei nostri cittadini, è un diritto delle nostre aziende, dei nostri studenti, dei nostri artisti, dei nostri turisti. È un diritto che il Sud deve pretendere e non più attendere silenziosamente.

Per questo, con il sindaco Manfredi, abbiamo voluto mettere nero su bianco questa voglia di futuro, abbiamo voluto creare una cornice istituzionale da rimepire di contenuti con le eccellenze dei nostri territori, patrimonio di un Sud che ha tutte le capacità di farcela da solo se viene messo nelle condizioni di poterlo fare. Quelle condizioni oggi ci sono, noi lo sappiamo, quindi non siamo più disposti ad aspettare ma crediamo di poter vantare un credito nei confronti del Paese. Non chiediamo aiuti ma infrastrutture per correre, per viaggiare, per studiare, per attrarre nuove economie. Amiamo questa terra, non l’abbiamo mai abbandonata e per questo crediamo sia giusto dare un senso alla nostra presenza e al nostro ruolo.

La città di Bari è perfettamente consapevole di avere una storia meno prestigiosa di quella di Napoli ma abbiamo capito da tempo, ormai, che la competizione tra noi non ha mai fatto vincere la nostra terra, anzi forse ha fatto il gioco di altri. Questo non può e non deve succedere più. Per questo siamo qui, oggi, per siglare il primo protocollo d’intesa nella storia delle nostre due città, che se ci pensate è assurdo. Un protocollo che ci auguriamo rappresenti solo l’incipit di una nuova storia meridionale che noi qui, oggi, abbiamo solo l’onore di avviare”.

“Ringrazio Antonio Decaro, i due rettori qui presenti, gli assessori e tutti gli ospiti con cui abbiamo avuto modo di parlare lungamente prima della sigla – ha proseguito Gaetano Manfredi -. 

Quello tra Napoli e Bari è un legame storico tra due grandi comunità culturalmente e storicamente affini. Oggi abbiamo davanti delle sfide importanti, abbiamo la necessità di competere in modo sempre più incisivo e portare avanti la bandiera di un Sud moderno, contemporaneo, competitivo, capace di creare valore, lavoro e crescita economica senza dimenticare la nostra identità, caratterizzata dalla capacità di includere, di accogliere e di avere relazioni forti con i Paesi del Mediterraneo. Questo rapporto stretto tra Napoli e Bari può rappresentare, perciò, una grande opportunità non solo per le nostre città ma per tutta l’Italia. Oggi abbiamo individuato una serie di tematiche su cui già esistono relazioni importanti, mi riferisco all’innovazione, allo sviluppo industriale, all’alta formazione, alla rigenerazione urbana, alla cultura e a un welfare più moderno. E poi vorrei sottolineare la necessità di creare massa critica, perché la Campania e la Puglia contano insieme oltre 10 milioni di abitanti, cinque milioni nelle sole due aree metropolitane, e il PIL prodotto da questi due territori è pari quasi al 50% di quello dell’intero Mezzogiorno. Parliamo cioè del vero motore di una parte fondamentale dell’Italia e dell’Europa, in un contesto geopolitico in cui l’Europa deve sempre più interfacciarsi con il bacino del Mediterraneo: in tal senso abbiamo non solo un’opportunità ma anche la responsabilità di essere il ponte reale tra Europa, Balcani e nord Africa, come peraltro è già accaduto nella storia. Lo dimostrano personaggi del calibro di Gioacchino Murat e di Federico II, le cui imprese hanno legato la storia delle nostre due città.

Noi siamo pronti a raccogliere questa sfida per vincerla insieme, anche grazie all’amicizia che ci lega sia a livello istituzionale sia da un punto di vista sentimentale. Abbiamo già avuto l’occasione di lavorare fianco a fianco, in ruoli diversi, un’esperienza che ci ha aiutato a costruire questo grande progetto di collaborazione. Oggi, quindi, tracciamo un passaggio fondamentale per creare questa grande macro-area, che però avrà necessariamente bisogno di un collegamento diretto”.

Con la sigla del protocollo, il primo nella storia delle due città, saranno definiti e realizzati progetti di cooperazione nei seguenti settori:

·        mobilità sostenibile di persone e merci

·        sistemi museali e attrattori archeologici

·        ricerca scientifica, filiere dell’istruzione e dell’innovazione

·        mobilità giovanile e cooperazione

·        economie del mare e attrattività urbana

·        smart city e infrastrutture digitali

·        ecosistemi urbani e infrastrutture verdi

·        politiche giovanili e sociali, sport.

Il documento condiviso impegna entrambe le parti:

·        a sostenere con forza le ragioni dell’istituzione immediata di una tratta ferroviaria diretta, senza soste intermedie, tra Napoli e Bari, nelle more del completamento dell’Alta Capacità ferroviaria;

·        a individuare, definire e attuare strategie e progetti coordinati per lo sviluppo dei rispettivi sistemi sociali, culturali ed economici;

·        a reperire delle risorse finanziarie per l’attuazione degli interventi individuati, in particolare nell’ambito della programmazione dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei 2021-2027;

·        ad adottare tutte le procedure amministrative e tecniche necessarie alla rapida realizzazione dei progetti individuati, anche promuovendo presso enti terzi per lo snellimento e la velocizzazione di eventuali iter autorizzativi e concertativi;

·        a promuovere, anche presso altre istituzioni pubbliche e/o private, la mobilitazione di risorse per il raggiungimento degli obiettivi comuni di sviluppo territoriale integrato;

·        a promuovere lo scambio di esperienze e di competenze;

·        a coordinare le attività volte alla realizzazione degli interventi interessanti lo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi territoriali nei settori individuati;

·        a definire e attuare azioni di monitoraggio e verifica della qualità dei processi e dei progetti realizzati;

·        a favorire il coinvolgimento attivo di soggetti pubblici e privati utili per il perseguimento delle finalità del protocollo.

Al fine di raggiungere gli obiettivi indicati nel protocollo, a breve sarà costituito un tavolo tecnico di coordinamento composto dai rappresentanti dei due Comuni. Sarà il tavolo tecnico a redigere il programma delle attività da realizzare congiuntamente e a predisporre periodiche relazioni sulle attività svolte da sottoporre alla presa d’atto da parte degli organi competenti delle rispettive amministrazioni.

A margine della sigla dell’intesa, Antonio Decaro ha donato a Gaetano Manfredi la manna di San Nicola, accompagnata da questo testo: “a Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli il dono della sacra manna di san Nicola, il dono più prezioso che la città possa offrire ai suoi ospiti, con la speranza che san Nicola di Myra, protettore dei marinai e delle imprese audaci, accompagni questo percorso di crescita, di relazione e contaminazione tra le  città di Bari e Napoli per costruire un futuro di benessere e sviluppo per l’intero Mezzogiorno d’Italia”.

Autore: Redazione

Fonte: Press Comune di Bari

SFOGLIA IL PROTOCOLLO

PODCAST DI APPROFONDIMENTO

Picture of Redazione

Redazione

ARTICOLI CORRELATI

POPULAR SCIENCE NEWS ▾

ADVERTISING ▾

Il Centro Interdipartimentale di Ricerca in “TELEMEDICINA”, in seguito chiamato Centro, si propone, secondo un approccio definito di “Telemedicina Digitale”, di dare una risposta alle sfide, emergenti in campo medico e legate all’evoluzione Digitale della Medicina Tradizionale. La Telemedicina ha il compito di offrire soluzioni innovative e prospettive alla costante richiesta di assistenza sanitaria da parte della popolazione, sempre più numerosa in termini di patologie complesse, che vorrebbe una sanità più efficiente e più vicina alle persone. Il Centro si propone di fornire i mezzi per facilitare la comunicazione e l’interazione tra medico e paziente e tra medici stessi; inoltre, punta ad abbattere le barriere geografiche e temporali fra medici e pazienti e fra medici stessi, e di raggiungere un numero sempre maggiore di persone.

Iscriviti alla nostra newsletter!

Vuoi restare sempre aggiornato sulle ultime news pubblicate? Iscriviti alla newsletter AmbitelNews, ti invieremo contenuti esclusivi e notizie in anteprima.