Torna a Bari il Villaggio di Coldiretti che punta a sviluppare progetti inerenti il settore dell’agricoltura, volano importante della Puglia che è la prima regione italiana per giornate lavorative – dichiara Michele Emiliano, presidente regione Puglia. Insieme verso un’unica direzione, tra coltivatoti, aziende agricole, in sinergia perfetta con l’ambito turistico, culturale, paesaggistico e con l’area che cura la gestione dell’acqua. Non si può fare a meno di porre in primo piano un grave problema, quello della Xilella, che ha portato ad investimenti richiesti all’Unione Europea e al Governo per migliorare reimpianti di specie resistenti. Altro step importante, la scrittura del nuovo PSR. “ La spesa pugliese dei fondi europei per l’agricoltura è perfettamente allineata; abbiamo completato la spesa del 2022 e adesso siamo a buon punto per il 2023. Terremo questo allineamento fino alla fine del programma”- continua Emiliano. “C’è ancora una sofferenza che dipende dalla difficoltà che abbiamo nel distribuire l’acqua nelle campagne – ha aggiunto Emiliano -. Acquedotto Pugliese, Arif e Consorzi di Bonifica stanno lavorando intensamente per utilizzare la diga del Pappadai. E mi auguro che tra qualche mese possa essere disponibile per distribuire acqua nel sud della Puglia”.
Una proposta parte dal presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini, di organizzare in Puglia una grande fiera internazionale sull’olio d’oliva. A detta di Emiliano si sta già lavorando in tal senso. “È una giornata importante – ha affermato l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia – perché si parla di cose concrete su cui la Puglia si è impegnata. Ne è una conferma il plauso per il presidente della Regione Puglia, il Consiglio regionale e per il lavoro della Puglia contro il cibo sintetico, ma anche per l’avanzamento delle nostre proposte di programmazione, che guardano alla sostenibilità ambientale e all’uso consapevole di cibo salutistico e di qualità, con particolare riferimento alle giovani generazioni. L’anno scorso siamo stati l’unica Regione a mandare indietro una nave carica di grano che non aveva le condizioni per poter scaricare nel porto di Bari. L’allerta è alta e ci auguriamo di condividere con il Governo questa politica di sovranità alimentare intesa come controllo puntuale delle produzioni che arrivano dall’estero”.