E’ stata presentata nel comando della Polizia Municipale di Bari, la scuola regionale di Polizia locale, istituita dalla Regione Puglia, in occasione dell’avvio dei corsi di formazione avanzata dedicati ai comandanti della polizia locale pugliese e al personale del Nucleo di Vigilanza Ambientale della Regione Puglia. E’ stato realizzato un cosiddetto cervello collettivo che consente a tutti, di partecipare all’elaborazione delle strategie per la tutela dei cittadini e del territorio.
All’incontro, a cui hanno partecipato tra gli altri, anche il prefetto di Bari Antonia Bellomo, il sindaco di Bari Antonio Decaro, e i procuratori della Repubblica presso i Tribunali di Bari, Roberto Rossi, e di Trani, Renato Nitti, si è discusso delle tecniche investigative sulla gestione e sui traffici illeciti di rifiuti, dei reati ambientali, e delle leggi in materia.
Nasce, quindi, una modalità nuova per amministrare la città e comprendere le esigenze del territorio. I Comandi di Polizia locale di Bari e Lecce costituiscono sedi operative della Scuola rispettivamente per il Distretto di Bari (Bari, Foggia e BAT) e il Distretto di Lecce (Lecce, Brindisi e Taranto). Per l’operatività della Scuola, la Regione Puglia si avvale della collaborazione di ARTI, l’Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione, che garantisce il coordinamento delle attività formative, anche attraverso la piattaforma web www.polizialocale.regione.puglia.it.
“La Scuola – ha spiegato il coordinatore, Antonio Tommasi, dirigente della sezione Enti Locali della Regione Puglia – ha la finalità di promuovere la realizzazione di un sistema permanente di formazione riservata agli operatori della polizia locale per l’accesso ai ruoli e per la qualificazione e l’aggiornamento professionale. In particolare, promuoviamo sia azioni di formazione integrata tra la Polizia locale e le varie forze di Polizia dello Stato dislocate sul territorio, sia azioni sperimentali di formazione, anche congiunta, con operatori sociali e della sicurezza.”
Per Paolo Garofoli, direttore del dipartimento Ambiente della Regione Puglia, “la delicatezza delle funzioni e la complessità delle normative che regolano i diversi ambiti di tutela, impongono una robusta ed accurata conoscenza della legislazione da parte degli appartenenti al nucleo di vigilanza ambientale.”
“Attribuiamo grande importanza a questo percorso di aggiornamento – ha spiegato Rocca Anna Ettorre, dirigente Sezione Vigilanza Ambientale della Regione – e auspichiamo che la stretta collaborazione che vi è con le Procure, possa proseguire ed ampliarsi, con l’obiettivo, che ci sta tanto a cuore, della tutela dell’ambiente nelle sue poliformi espressioni”.
Fonte: Press Regione Puglia