Avviare un progetto editoriale, nella società attuale, prevede la conoscenza di molteplici ambiti, non solo giornalistico. L’integrazione e l’interazione con il digitale, pone in una condizione differente l’editoria e in particolare la corsia intrapresa da direttori ed editori. Resta, ovviamente, alla base di ogni aspetto, la passione per la conoscenza, l’imprevedibilità, la sistematicità, l’evoluzione, la continuità. Si potrebbero considerare tutti insieme, valori estremamente indispensabili, anche perché pongono colui che cerca, che scrive, che scopre, che indaga, in una condizione di estremo rispetto nei confronti dell’intera cittadinanza. La pubblicazione di fatti, progetti, ricerche è una grande responsabilità e appartiene a chi ama divulgare informazione, qualunque sia, soprattutto scientifica, poiché il termine stesso include attendibilità, fiducia. Colui che legge si affida alle informazioni come se ascoltasse un proprio amico, dal quale si aspetta solamente la verità. Ecco, la verità. Oggi cosa sia la verità, non ci è dato saperlo nell’ambito dell’informazione, a causa della presenza di canali, strumenti diversi, che fanno risultare in prima linea spesso e volentieri, informazioni non vere, le cosiddette “acchiappa like” o meglio ancora fake news. Sono presenti, ahime, anche nell’ambito scientifico, oltre che di cronaca. Da qui, nasce l’esigenza di filtrare in maniera continua, le informazioni e in che modo? Creando un network con le fonti attendibili.
Il paradosso, in questa epoca digitale, quando tutto appare fluido e senza intoppi evidenti, nascosti come lo sono gli hacker non più ormai incappucciati nei garage, ma distribuiti tra noi, in false vesti e che appartengono a società attive a realizzare attacchi cibernetici a più livelli, la modalità migliore pare essere tornata quella della personalizzazione della informazione, della fonte. Solo così non si incorrerebbe più in fake news, ma guidati dalla verifica della fonte. Informatizzati, digitalizzati, sicuramente, ma tornando ai principi iniziali del giornalismo. Ecco che ambitelnews ha la mission, attraverso l’utilizzo di una piattaforma digitale, di essere divulgatore di informazioni scientifiche, di progettualità di ricerca, di monitoraggio e analisi dati, in modo da assumere anche il ruolo, creando una rete con altre riviste e periodici specifici, di disseminatore di dati di ricerca. Chi si dedicherà alla lettura degli articoli, si ritroverà davanti ad un periodico di informazione scientifica online che è strutturato per consentire una semplice navigazione, grazie, anche, ad una impaginazione equilibrata e grazie alla flessibilità del software si garantirà l’aggiornamento e l’inserimento di nuovi articoli e di nuovi contenuti anche da dispositivi mobile come tablet e smartphone. Il progetto editoriale consta di: Web site, web tv, periodico online ( pdf), e ha come obiettivo quello di fare da contenitore di tutte le informazioni relative a tre ambiti, AMBIENTE, INDUSTRIA, TELEMEDICINA che si esplicano sottoforma di news, articoli, editoriali,opinion, pubblicazioni scientifiche. Ci sarà un’area dedicata ai banner pubblicitari relativi al sito e ad aziende o siti esterni che vorranno sfruttare la visibilità del giornale online per farsi pubblicità. Presente, e, da considerare ormai elemento consueto nelle piattaforme digitali, la web tv, canale che diventa automaticamente preferenziale per arrivare nelle sedi istituzionali e per la divulgazione dell’informazione rivolta ai cittadini.
Il giornale, a cadenza settimanale che sarà distribuito in modalità digitale, contiene informazioni in esclusiva e non. Un’area è dedicata al progetto avviato nel 2016 in partnership con Confindustria e Telenorba e la Lofino&partners, LA REPUBBLICA DELLE CARTE, con casi dedicati alla mala BUROCRAZIA e rivolto sia al singolo cittadino sia ai singoli imprenditori. Infine, l’Area dedicata alle pubblicazioni scientifiche relative ai progetti sviluppati a livello nazionale ed europeo e che prevede una specifica attività di comunicazione: la DISSEMINAZIONE DEI DATI di ricerca. Ma cosa è esattamente la DISSEMINAZIONE e in che modo di differenzia dalla COMUNICAZIONE? Si tratta didue concetti che vengono spesso usati in maniera intercambiabile, ma bisogna fare chiarezza su questo punto. Quando si parla di disseminazione si fa riferimento al trasferimento dei risultati per favorirne uno sfruttamento (anche di tipo economico), in una prospettiva di utilizzo pratico. In questo caso, il target di riferimento sarà composto da soggetti specializzati in un determinato settore, per esempio la comunità scientifica, oppure i legislatori. La comunicazione, invece, include attività di informazione e promozione per aumentare la visibilità del progetto e quindi si rivolge ad un target più generico (l’opinione pubblica, i media) . Può essere, quindi, più efficace pianificare un quadro strategico generale che copra entrambe le attività per sfruttare al massimo le risorse disponibili.
Nei progetti nazionali ed europei un buon piano di disseminazione dovrebbe includere obiettivi misurabili e realistici, rispettare uno scadenzario e fornire una pianificazione delle risorse per le attività da svolgere. Coinvolgere i gruppi destinatari nelle attività aiuterà anche a massimizzare l’utilizzo dei risultati del progetto. Le attività di ricerca a livello EU, e nel 7PQ, sono finanziate con fondi pubblici, che derivano dalle tasse pagate dai cittadini europei. L’ Esigenza è quella di informare i cittadini comunitari sull’utilizzo dei fondi comunitari, e sui risultati ottenuti; maggior dialogo tra le parti, e maggior fiducia; accesso della cittadinanza alle nuove tecnologie disponibili;Superamento delle barriere tecnico scientifiche; Attivazione di reti settoriali (es. sviluppo banche dati); essenziale per attività di policy making : approccio bottom. In sintesi, il Piano divulgativo considera l’elaborazione di un programma di divulgazione delle attività e dei risultati del progetto oltre alla predisposizione di materiale informativo. Sono, inoltre, da stabilire le attività in grado di stimolare l’ attenzione della stampa locale e dell’editoria specializzata sulla realizzazione delle fasi di progetto previste. Ecco perché è necessario attivare un sito ufficiale bilingue (italiano e inglese) per la consultazione del progetto, dei documenti prodotti, dello stato di avanzamento e quando sarà terminato dello standard. Per una più ampia diffusione si richiede ai partner del progetto di pubblicizzare la loro adesione al progetto inserendo il banner nella loro home page, inserendo il link attivo sulla pagine web del sito internet del Comune o Regione, beneficiario.
Come divulgare i risultati?
Esistono diversi metodi di disseminazione dei progetti europei. Per massimizzarne l’impatto e raggiungere nuove fasce di pubblico si consiglia di sfruttare al massimo i canali social e adottare un mix bilanciato di strumenti di comunicazione online e offline: sito web, workshop, seminari, convegni, comunicati stampa, prodotti audiovisivi e multimediali, eventi pubblici, contatti e reti esistenti. Noi, ce la stiamo mettendo tutta per creare un un giornalismo di qualità che vuole dare un contributo alla società per tenersi informati senza vincoli politici e in piena autonomia di informazione.