Ancora la istituenda società tra Ager e Aqp per la gestione integralmente pubblica del ciclo dei rifiuti in Puglia è stata all’attenzione della quinta Commissione consiliare, coordinata da Paolo Campo.
I Comuni, cui la normativa nazionale attribuisce la responsabilità ambientale, si sono formalmente espressi, delegando le proprie prerogative ad Ager? Il nodo non pare sciolto, nemmeno dopo le due ore abbondanti di ascolto dei rappresentanti di Anci, Ager, e Confindustria Puglia, a circa 48 ore dalla scadenza che la normativa nazionale indica per la creazione delle specifiche società. Nessuna incertezza da parte di Ager ed Anci che rileva come di questa faccenda “ se ne stia parlando dal 2019”; molte invece, le incertezze di Confindustria Puglia che sulla questione ha inviato alla Corte dei Conti un documento pieno di dubbi ( in parte non ignorati dalla Corte). Netta la posizione del rappresentante del Comune di Taranto che ha confermato la propria impossibilità ad esprimersi in modo formale per mancanza di notizie sufficienti. Incalzanti i consiglieri Amati, Ventola e Romito per i quali non vi sarebbero atti formali con i quali i singoli Comuni abbiano delegato, appunto, responsabilità proprie. Ma ormai i margini di iniziative politiche da parte del Consiglio – anche laddove la maggioranza che fa capo al presidente Emiliano condividesse i dubbi di Azione e dei gruppi di opposizione- sarebbero quasi inesistenti. Resta la volontà espressa dal Presedente dell’Esecutivo e ripresa anche dagli organi di stampa, di andare fino in fondo. Nel silenzio dei singoli Comuni.
Fonte: Press Regione Puglia