Sostenibilità e integrazione sono un vero e proprio paradigma del settore Ambiente, con i suoi fenomeni abbastanza complessi e che necessitano di un approccio gestionale interdisciplinare, armonico e integrato. Ne risulta l’esigenza di una governance multilivello che dovrebbe essere fondamentale nella nuova agenda politica europea e nazionale, al fine di aiutare a superare un modus operandi settoriale, incentivando l’attività sulla raccolta dati e il popolamento degli indicatori per il monitoraggio.
E così prende un ruolo primario l’ISPRA con l’obiettivo di produrre e diffondere le informazioni ambientali e di dati monitorati costantemente, anche grazie all’intervento dei progetti di statistica PON GOV. L’obiettivo è aggiornare il proprio core set indicatori, in linea con i nuovi obblighi di legge, con le più recenti evoluzioni metodologiche dei principali core set internazionali, nonché, con le più importanti esperienze di reporting ambientale a livello nazionale, comunitario e internazionale.
Diventa fondamentale, in quest’attività di monitoraggio, approfondire l’utilizzo di strumenti metodologici idonei all’analisi integrata degli indicatori. In base al rapporto 2022, si hanno a disposizione dati relativi alle principali tematiche ambientali emergenti, quali: Capitale naturale, Cambiamenti climatici, Economia circolare, Ambiente e salute. Sono stati effettuati tre studi: il primo in merito “all’analisi nel tempo dei principali indicatori ambientali di ISPRA, in riferimento all’evoluzione normativa, il secondo fornisce un quadro d’insieme delle principali tematiche ambientali tramite l’aggregazione di indicatori elementari in indicatori compositi, il terzo studio propone un approccio innovativo allo studio di scenari futuri che si potrebbero verificare, tramite tecniche tipiche dei cosiddetti future studies”.
Le politiche ambientali, quindi, derivano dall’analisi dei trend passati in chiave integrata dall’esplorazione di tendenze emergenti che consentono di pianificare eventi inattesi e di prevedere e orientare il futuro. “L’interesse nell’utilizzo di questi strumenti metodologici, anche in chiave istituzionale, è confermato dal fatto che sia la Commissione Europea, sia l’Agenzia Europea per l’Ambiente, principale riferimento Europeo di ISPRA, hanno previsto nei propri programmi pluriennali il foresight e lo studio di scenari futuri, istituendo apposite strutture e/o gruppi dedicati. Si pensi alla Commission’s Strategic Foresight Network coordinata dal Segretariato Generale e dal Joint Research Center e al Gruppo Foresight della rete Eionet dell’EEA, quest’ultimo finalizzato a sviluppare analisi innovative tramite scenari per un’Europa sostenibile al 2050, in linea con gli obiettivi di sostenibilità dell’Unione Europea.”
Fonte: ”Ispra” https://www.isprambient